martedì 26 ottobre 2010

Essere o non essere?

Il presidente dell’UDC Rocco Buttiglione questa volta ne ha combinata una grossa, ma si sa: certe volte anche i più grandi teorici possono fare una figuraccia. Ecco la dichiarazione incriminata pronunciate alla trasmissione di Rai 2 Un giorno da pecora.:

“Sul piano politico e sociale io sono contro ogni discriminazione contro i gay. Ma moralmente penso che sia sbagliato. Ma ci sono tante cose che sono moralmente sbagliate e che la legge non deve perseguire. Per dirne una, l'adulterio, il trattare male le persone, non pagare le tasse, non dare i soldi ai poveri. L'omosessualità è oggettivamente sbagliata.”
Interessante notare che l’evasione fiscale non deve essere perseguita dalla legge.
Da un punto di vista prettamente teologico, il ragionamento di Buttiglione è sbagliato, perché secondo la religione cattolica l’essere gay non è un peccato, lo è invece la pratica omosessuale. Già nell’ottobre del 2004 aveva affermato “Come cattolico considero l'omosessualità un peccato, non un crimine.” Ma il problema persiste: cosa intendeva? La pratica o l’essere gay? Anche l'affermazione "l'omosessualità è oggettivamente sbagliata." è ambigua. Cosa è sbagliato? La pratica? Magari lo è secondo l'ottica religiosa, ma "l'oggettivamente" può solo riferirsi alla morale cattolica e a tutti coloro che la seguono. Non bisogna mai dimenticare che la morale è qualcosa di individuale. Oramai abbiamo superato i tempi dell'inquisizione e dell'imposizione della morale! Ed è proprio questa imposizione che va combattuta! Ma furbamente Buttiglione ne rimane ben distante, inizia la sua frase con "moralmente penso..." non con "moralmente impongo".
Comunque, secondo il Corriere.it non ci sono dubbi, infatti il titolo della notizia è “Essere gay? E' come non pagare le tasse” la risposta sembra chiara.
Buttiglione, invece di rifugiarsi dietro questa sottile differenza per salvarsi la faccia, ha fatto diffondere la seguente nota:
“I pur bravi giornalisti della redazione, forse presi dal clima di leggerezza, hanno condensato impropriamente il pensiero del presidente Buttiglione in merito ai temi usciti sulle agenzie di stampa. In particolare il presidente non ha mai paragonato l'omosessualità all'evasione fiscale. Su esplicita domanda, nel simpatico contesto tipico della trasmissione, il presidente ha fatto un elenco vario di temi che toccano il campo della morale ma non quello della rilevanza politica e giuridica, tra l'altro facendo un esplicito distinguo proprio sull'evasione.”
Non è forse idiota nascondersi dietro una “impropria condensazione del pensiero del presidente”? Crede davvero che i giornalisti Rai non abbiano le sue registrazioni? Perché usare questo tono saccente, ridicolizzare il lavoro di giornalisti che riportano semplicemente le sue parole? Perché negare di aver paragonato l’omosessualità all’evasione fiscale, un’affermazione perfettamente lecita sul piano della morale, anche se si tratta della morale personale di Rocco Buttiglione? Se una persona segue una certa morale, dove sia l’omosessualità che l’evasione sono peccato, perché ci si scandalizza se entrambe vengono equiparate come peccato? Io, più che altro mi scandalizzo dell’arretratezza morale ed intellettuale dei politici in generale, iniziando da lui! Perché affermare che l’omosessualità è immorale? Chi lo dice? La Bibbia? Solitamente si risponde affermando che tali azioni sono innaturali?
Osservando la natura ci si renderà conto che in migliaia di specie l’omosessualità è una realtà! Si va dai giochi sessuali fino alla crescita di “prole” adottiva! Perché i teorici del cattolicesimo non si scandalizzano della natura stessa? Sarà che la loro natura è di fatto un artificio! Come lo fu il sistema geocentrico. Se c’è qualcosa di immorale, allora lo è la distorsione della natura stessa! Natura che per i credenti cattolici è stata creata dal Signore onnipotente! Allora sul piano teologico mi chiedo: come osano distorcere in questo modo la natura? Questo secondo me è il tema centrale!
Definire Buttiglione «omofobo compulsivo» e le sue parole da «ignobili» a «deliranti» (Mattia Bertini e Daniele Onori, cofondatori dell'associazione Gay e libertà, Franco Grillini, responsabile diritti civili dell'Idv) è un approccio infantile, dimostra che le sue parole non sono state comprese, volontariamente o involontariamente.
E’ invece necessario definirle “assurde” dal punto di vista logico e “sbagliate” dal punto di vista teologico, almeno secondo la religione cattolica. Mentre è “ridicola” la nota rilasciata in seguito.
Ogni uno può farsi la propria idea. Citando la controprecisazione dei giornalisti Rai:"
Il grande filosofo e teorico della religione cattolica, il presidente dell’UDC Rocco Buttiglione questa volta ne ha combinata una grossa, ma si sa: certe volte anche i più grandi teorici possono fare una figuraccia. Ecco la dichiarazione incriminata del presidente UDC pronunciate alla trasmissione di Rai 2 Un giorno da pecora.:
“Sul piano politico e sociale io sono contro ogni discriminazione contro i gay. Ma moralmente penso che sia sbagliato. Ma ci sono tante cose che sono moralmente sbagliate e che la legge non deve perseguire. Per dirne una, l'adulterio, il trattare male le persone, non pagare le tasse, non dare i soldi ai poveri. L'omosessualità è oggettivamente sbagliata.”

Interessante notare che l’evasione fiscale non deve essere perseguita dalla legge.
Da un punto di vista prettamente teologico, il ragionamento di Buttiglione è sbagliato, perché secondo la religione cattolica l’essere gay non è un peccato, lo è invece la pratica omosessuale. Già nell’ottobre del 2004 aveva affermato “Come cattolico considero l'omosessualità un peccato, non un crimine.” Ma il problema persiste: cosa intendeva? La pratica o l’essere gay? Secondo il Corriere.it che riporta la notizia “Essere gay? E' come non pagare le tasse” la risposta sembra chiara.
Buttiglione, invece di rifugiarsi dietro questa sottile differenza per salvarsi la faccia, ha fatto diffondere la seguente nota:
“I pur bravi giornalisti della redazione, forse presi dal clima di leggerezza, hanno condensato impropriamente il pensiero del presidente Buttiglione in merito ai temi usciti sulle agenzie di stampa. In particolare il presidente non ha mai paragonato l'omosessualità all'evasione fiscale. Su esplicita domanda, nel simpatico contesto tipico della trasmissione, il presidente ha fatto un elenco vario di temi che toccano il campo della morale ma non quello della rilevanza politica e giuridica, tra l'altro facendo un esplicito distinguo proprio sull'evasione.”
Non è forse idiota nascondersi dietro una “impropria condensazione del pensiero del presidente”? Crede davvero che i giornalisti Rai non abbiano le sue registrazioni? Perché usare questo tono saccente, ridicolizzare il lavoro di giornalisti che riportano semplicemente le sue parole? Perché negare di aver paragonato l’omosessualità all’evasione fiscale, un’affermazione perfettamente lecita sul piano della morale, anche se si tratta della morale personale di Rocco Buttiglione? Se una persona segue una certa morale, dove sia l’omosessualità che l’evasione sono peccato, perché ci si scandalizza se entrambe vengono equiparate come peccato? Io, più che altro mi scandalizzo dell’arretratezza morale ed intellettuale dei politici in generale, iniziando da lui! Perché affermare che l’omosessualità è immorale? Chi lo dice? La Bibbia? Solitamente si risponde affermando che tali azioni sono innaturali?
Osservando la natura ci si renderà conto che in migliaia di specie l’omosessualità è una realtà! Si va dai giochi sessuali fino alla crescita di “prole” adottiva! Perché i teorici del cattolicesimo non si scandalizzano della natura stessa? Sarà che la loro natura è di fatto un artificio! Come lo fu il sistema geocentrico. Se c’è qualcosa di immorale, allora lo è la distorsione della natura stessa! Natura che per i credenti cattolici è stata creata dal Signore onnipotente! Allora sul piano teologico mi chiedo: come osano distorcere in questo modo la natura? Questo secondo me è il tema centrale!
Definire Buttiglione «omofobo compulsivo» e le sue parole da «ignobili» a «deliranti» (Mattia Bertini e Daniele Onori, cofondatori dell'associazione Gay e libertà, Franco Grillini, responsabile diritti civili dell'Idv) è un approccio infantile, dimostra che le sue parole non sono state comprese.
E’ invece necessario definirle “assurde” dal punto di vista logico e “sbagliate” dal punto di vista teologico, almeno secondo la religione cattolica. Mentre è “ridicola” la nota rilasciata in seguito.
Ognuno può farsi la propria idea. Citando i giornalisti Rai nella loro controprecisazione:
"La registrazione, pervasa da un oggettivo clima di leggerezza e inserita in un contesto simpatico, è a disposizione sul sito della Rai".
 

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