Io voglio parlare del mondo che ci circonda, voglio smuovere me stesso e tutti coloro che mi leggono, voglio creare un’isola del ragionamento logico, voglio abbattere tutto ciò che è stato costruito con l’inganno: l’irrazionalità. Oggi più che mai abbiamo bisogno di capire perché siamo quello che siamo! Perché l’Italia è quello che è? Basta fare finta di niente, siamo così abituati alla sensazionalità delle notizie, del teatrino politico, dell’annientamento biologico, umano o ecologico che sia. Dove stiamo andando? Che senso ha la vita?
Non sono un religioso. Sono un immoralista
Mi presento comunque, perché la presentazione è d'obbligo. E' una questione di educazione e bisogna rispettarla soprattutto nella rete. Perchè?
Perchè la rete è più casa nostra di quanto non lo sia il marciapiede di fronte alla nostra palazzina, spesso è più casa nostra di quanto non lo possa essere la nostra stanza:
magari paghiamo trecento euro d'affitto, per uno stanzino situato in qualche quartiere periferico di qualche città, più o meno nelle vicinanze di qualche università italiana in decadimento.
Ma questo è soltanto un ragionamento ipotetico di un ipotetico studente italiano.
Tra un’ora di studio e l’altra, o per chi lavora: tra un ora di fatica e l’altra, c’è sempre questo mondo reale ed irreale allo stesso tempo che ci aspetta.
Nascosto dietro ad una dozzina di pollici (chi più, chi meno) esiste un grande universo digitale che spesso diventa l’unica cosa sopportabile su questa terra.
Un rifugio accogliente, dove ognuno si può spogliare della sua ipocrisia, può diventare quello che desidera: ed ecco che l’impiegato diventa un elfo, lo spazzino diventa filosofo, il sordo-muto diventa il più abile comunicatore. Qualunque sia la vostra aspirazione, la rete realizza i vostri desideri. E’ importante rendersi conto che la rete resta comunque la nostra casa! Bisogna tenerla pulita, deve essere un posto accogliente, l’educazione è necessaria per rispettare il prossimo e il prossimo nella rete è importante. Senza il prossimo ci sentiamo soli, anche navigando in rete. ci dovrebbe essere un buon costume della rete, bisognerebbe evitare di far diventare la rete un luogo virtuale dedito alla massimizzazione del profitto, non perché sono un comunista, non perché sono un fascista, un eco-terrorista, un moralista pseudo catto-islamico, un anarchico, un ipocrita o un saccente, ma semplicemente perché la rete tende fisiologicamente a minimizzare i profitti. Volete una dimostrazione? Fate una ricerca con google: streaming film. Incredibile ma vero: è possibile visionare (illegalmente) tutti i film di questo mondo, imperi economici che fatturano miliardi all’anno si sgretolano e non riescono a bloccare questo fenomeno. Che ne dite del p2p? La musica, film, e-book e quant’altro.. Fino a qualche mese fa il quotidiano online ilsole24ore.it era a pagamento, una decisione presa l’anno scorso, adesso revocata. Sicuramente la redazione si è resa conto del grande calo di visite. La rete offre più opportunità a chi offre qualcosa gratuitamente (guadagnandoci magari con qualche pubblicità) ma raggiungendo molta gente, invece di chi qualcosa facendo pagare ma magari raggiunge poca gente
La rete è soprattutto prendere! Ed è bello prendere, afferrare, conservare, è piacevole rendere proprio qualcosa che prima non lo era, legale o illegale che sia. La conoscenza offerta dalla rete è talmente grande che nessuno se ne rende conto, ma la cosa fantastica è che tale fatto non preoccupa nessuno, perché tutti si prendono ciò di cui hanno bisogno, la rete offre, l’essere umano prende.
E se riesci a dare qualcosa alla rete, ne potranno beneficiare potenzialmente miliardi di persone o magari nessuno, perché abbiamo dato qualcosa di inutile (in questo caso la memoria a breve termine è davvero breve). L’utilità assume per noi internauti soprattutto il significato di interessante, spettacolare, divertente. L’utilità pratica è sinonimo di Wikipedia, affari e commercio elettronico, democrazia digitale, questa è tutta roba seria. Internet è prima di tutto svago. Musica, notizie, filmati, chiacchiere, belle donne o uomini, pornografia, comicità, condivisione dei pensieri.
Ecco, in questo diario di rete mi vorrei concentrare proprio su questo, condividere i pensieri. Non che qualche stupido video di youtube visto milioni di volte o qualche foto pornografica di qualche biondona ungherese, qualche notizia sul’ipad che ottiene nuovi record di vendita o qualche spettacolino del “grande fratello politico” siano meno interessanti. Condividere i pensieri è utile soprattutto a me.. Anche in questo caso la parola d’ordine è prendere. Io mi prendo la vostra attenzione, qualche secondo della
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